In realtà ne ho conosciuta più di una, ma devo dire che il mio impatto con uno dei cosiddetti "contattisti" è stato molto precoce. Avevo solo sette anni!
Forse il mio interesse per l'argomento UFO e alieni si sviluppò proprio a causa di quel singolare incontro.
Mi trovavo a Torino, durante i mesi estivi, ospite dei miei zii insieme ai miei genitori. Mio cugino, un ragazzo di quindici anni che era il mio idolo, aveva un amico molto strano.
Questo suo amico affermava di avere conosciuto degli "extraterrestri" (negli anni '70 si chiamavano ancora così) e che poteva parlare con loro. Gli apparivano quando volevano loro, ma a volte li poteva chiamare.
La cosa particolare era che li poteva vedere solo lui, gli altri no, nemmeno se "quelli" erano accanto a lui. Diceva che avevano un "raggio disintegratore" e che potevano superare la velocità della luce con i loro dischi volanti. Erano bruttissimi e solo lui poteva sopportare la loro vista. Diceva che non si facevano vedere da me e da mio cugino perché altrimenti ci saremmo spaventati moltissimo. Comunicavano con la telepatia e dicevano che noi umani avremmo distrutto tutto con le bombe atomiche.
A sette anni già non credevo affatto a ciò che diceva, confermando l'impressione degli ufologi secondo cui gli scettici vanno eliminati sin da piccoli...
Ma io non sono stato eliminato e anzi, ho la fortuna, a distanza di 33 anni di ricordare quel singolare incontro.
Ricordo che lo misi alla prova (che scettico precoce!). Gli domandai se poteva farci vedere qualcosa di strano che gli extraterrestri gli avevano dato o fatto vedere, magari una pistola disintegratrice!
Mi liquidò dicendo che ero troppo piccolo e che certe cose non le avrei dovute sapere... Sapesse quanto aveva ragione!
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