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domenica 3 luglio 2011

Gli UFO si possono vedere veramente

Ma tra le migliaia di foto e filmati di UFO, ne esisteranno alcune che mostrano “davvero” qualcosa di strano? Sappiamo che le foto e i filmati di UFO si possono dividere in due categorie principali:

1) I fake prodotti con vari trucchi o al computer.

2) I filmati e le foto troppo mossi o sfocati per trarne delle informazioni utili.

Ogni tanto però si possono trovare dei filmati davvero interessanti, come quello che vi mostro. Si tratta di una vera e propria “scoperta” che è stata fatta tra le migliaia di filmati di YouTube. Guardate bene il seguente video realizzato in Florida (USA):

Cosa può provocare una cosa del genere? C’era un’astronave nascosta tra le nubi e giocava a nascondino con quello che lo stava filmando? Sembrerà strano, ma stavolta potrebbe essere anche questa la spiegazione! Occhiolino

Perché ho detto questo? Non perché mi sono convertito alla fede ufologico-alieno-complottista, ma perché questo filmato (e ce ne sono altri che potete vedere qui) mostra un fenomeno realmente accaduto. Contrariamente a tutti i filmati “famosi” di UFO che non mostrano nessuno fenomeno, questo almeno fa vedere qualcosa e, per giunta, qualcosa che non era mai stato visto! Ma non basta, questa scoperta è stata fatta da Bill Beaty, che è, udite udite, quello che potremmo definire un “ricercatore indipendenteSorriso.

E’ davvero un doppio schiaffo morale per tutti coloro che si autodefiniscono “ricercatori indipendenti” e che credono di fare chissà quali profondissimi studi su UFO e misteri vari. Qui ci troviamo davanti ad una persona che senza fare trucchi, senza azzardare teorie allucinanti, senza fare proclami sensazionalistici, sorretto dalla sua passione per la scienza e per la natura, dotato di uno straordinario spirito di osservazione, ha scoperto qualcosa che prima non si conosceva. Bravo Bill, continua così Occhiolino

Ma quale potrebbe essere una prima proposta di spiegazione del fenomeno. Senza arrivare a conclusioni affrettate (come pensare che c’era un’astronave aliena dietro le nubi…) è lo stesso Beaty a fare una prima proposta.

Secondo lui potrebbero essere i cristalli di ghiaccio sospesi tra le nubi e trascinati dai venti fortissimi a creare questi effetti di luce quando attraversati da sottili raggi di luce solare che penetrano tra le nubi stesse.

Questa ipotesi non vi soddisfa? E’ normale: è solo una prima spiegazione. Preferite l’ipotesi dell’astronave aliena? Stavolta non posso criticarvi troppo (anche se non sono d’accordo in linea di principio): stavolta il filmato almeno mostra qualcosa di “reale”.

Alla prossima Sorriso.

giovedì 3 febbraio 2011

Nibiru? No, è semplicemente il Sole!

In molti siti complottisti e ufologici oppure semplicemente “catastrofisti del 2012” ultimamente è apparsa la seguente “immagine misteriosa”:

nibiru spiegato
Cosa sarà mai questo oggetto visibile nell’infrarosso rilevato dalla sonda IRAS della NASA? Per molti non c’è nessun dubbio: è il mitico Nibiru! La NASA ce lo nasconde (però ce lo mette in bella mostra su Google Earth, da cui ho preso l’immagine) per non seminare il panico…
Vi svelo subito l’arcano: quello strano oggetto non è altro che il Sole. L’ho capito quando ho notato che si trova nella costellazione zodiacale del Leone nelle vicinanze della stella Regolo e di omicron Leonis. Infatti l’eclittica (la linea ideale che percorre il Sole nel suo moto annuale nel cielo) passa esattamente dal punto in cui si trova il nostro oggetto, come si può vedere in questa immagine in cui ho sovrapposto la linea dell’eclittica con l’immagine precedente. Questo significa solo che non può essere altro che il Sole.
nibiru spiegato eclittica
Il Sole appare con quell’aspetto perché la sua grande luminosità ha saturato il sensore rendendo la zona interna scura, esattamente come è successo, per esempio, nella foto sotto, ottenuta con una videocamera digitale.
Inoltre le due lunghe estensioni non sono altro che immagini di diffrazione dovute ai sostegni dell’ottica del telescopio della sonda IRAS.
Mistero svelato, con buona pace di tutti gli ufologi, complottisti e compagnia bella e di tutti quelli che invece seminano il panico veramente!
Ma non basta. C’è un altro mistero. Nelle immagini di Google Earth riprese dalla sonda IRAS compare anche questo strano oggetto:
rettangolo nero misterioso
La NASA censura qualche segreto dietro quel rettangolo nero? C’è di nuovo Nibiru? Un’astronave aliena? Se volete sapere di cosa si tratta “veramente” non mancate di seguire il prossimo post di questo blog.
Stay tuned Sorriso

lunedì 10 maggio 2010

Volete fare una cosa utile? Non guardate Voyager stasera!

 

Voyager

Tra pochi minuti comincerà la trasmissione Voyager. Volete un consiglio per migliorare la qualità della televisione italiana? Non guardate Voyager! Cambiate canale! Il lunedì guardatevi il Commissario Montalbano, Chi l’ha visto, il comandante Florent, persino Italia’s Got Talent! Ma non guardatevi Voyager! Nemmeno per la curiosità di sentire le ca**ate che dicono. Altrimenti i signori della tv si convinceranno sempre di più a fare trasmissioni stupide perché così le persone se le vedono per pura curiosità.

Noi non abbiamo nessuna curiosità per le ca**ate! Voyager, ai confini della tristezza…

Una buona serata ;-)

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martedì 16 febbraio 2010

Puntata di Voyager dedicata agli UFO del 15 febbraio 2010

 

E’ stata una puntata interessante, anche perché finalmente sono stati invitati degli ospiti che avessero un minimo di autorevolezza e non solo “fuffologi”. I telespettatori hanno così avuto la rara occasione di ascoltare anche “l’altra campana” e non solo i soliti Forgione e Pinotti.

Abbiamo anche visto un’intervista all’astrofisica Margherita Hack che ha esposto il suo parere scientifico riguardo alla possibile esistenza di vita nell’Universo.

In questo blog ho sempre avuto un atteggiamento molto critico nei confronti di coloro che diffondono false credenze nei confronti degli UFO e sono molto critico anche nei confronti di coloro che semplicemente credono nella presenza di forme di vita extraterrestre intelligenti sulla Terra. E’ importante sottolineare che queste sono quasi forme di follia collettiva e che non sono degne del minimo rispetto, se non come puro dato sociologico.

Non esistono prove della presenza degli alieni sulla Terra. Se qualcuno ci crede lo stesso, significa che sta compiendo un atto di fede sconsideratamente forzato. Una fede cieca di questo genere potrebbe essere assolutamente innocua, ma non è detto che lo sia in ogni caso. Non dimentichiamoci che nel 1997, quando passò la cometa Hale-Bopp, molti credettero che all’interno del suo nucleo fosse nascosta un’astronave aliena che avrebbe annunziato la fine del mondo e l’avvento di Cristo. Si suicidarono in 39.

Bisogna stare sempre molto attenti perché non sempre è lecito credere in tutto ciò che si vuole.

Sempre meglio sapere, piuttosto che credere

sabato 13 febbraio 2010

Cosa ci vuole per credere nella presenza degli alieni? 10 ipotesi che non potete ignorare!

 

Credere che gli alieni siano già in mezzo a noi, non è affatto difficile. In fondo è sufficiente solo:

1) ipotizzare che esistano (ma questa in fondo non è poi così tremenda come ipotesi);

2) ipotizzare che siano arrivati in qualche modo nel nostro pianeta (già è un po’ più complicato);

3) ipotizzare che si nascondano ai nostri sguardi;

4) ipotizzare che sia stata organizzata una capillare ed estesa operazione di “copertura” (cover up) a cui parteciperebbero tutte le nazioni del mondo e tutti gli eserciti delle nazioni del mondo (persino quelli nemici tra loro). In questo immane complotto sarebbero quindi coinvolte centinaia di migliaia di persone, la Cia, l’FBI, la NASA, il KGB, il CICAP e, secondo me, persino le Giovani Marmotte da intere generazioni! E’ facilissimo credere in questa ipotesi. E’ talmente plausibile che nessuno sano di mente non ci crederebbe subito!

5) ipotizzare che questi alieni possiedano una tecnologia avanzatissima in grado di nasconderli ai nostri occhi e in grado di cancellare ogni loro traccia… e che le informazioni su di loro si possano trovare su Internet…

6) ipotizzare che questi alieni possiedano una tecnologia avanzatissima ma si limitino solo a rapire qualche casalinga (che poi magari partorisce 18 alieni…), ammazzare animali nelle fattorie e fare disegni nei campi di grano. Ah, dimenticavo, 10000 anni fa hanno aiutato gli egiziani a costruire le piramidi, però le hanno fatte di pietra! (p.s. le piramidi sono state costruite circa 4400 anni fa);

7) ipotizzare che non si vogliono fare vedere perché non siamo ancora pronti

8) ipotizzare che gli alieni possano essere visti solo da persone spiritualmente superiori… e che ci sia un collegamento tra alieni e importanti figure spirituali, come Padre Pio, la Madonna o Gesù;

9) ipotizzare che ciascun rapito sia perfettamente sano di mente;

10) ipotizzare che ogni testimonianza per sentito dire sia “oro colato”.

Adesso ci credete alla presenza degli alieni? Facile, no? Dopotutto l’ipotesi della presenza aliena, richiede solo altre 10 ipotesi (e non sono nemmeno tutte…) per sostenersi! E sono anche fior di ipotesi!

Ipotizzate gente, ipotizzate :-)

domenica 17 gennaio 2010

La maledizione di Tutankhamen

Una delle maledizioni più famose è quella legata alla scoperta negli anni ‘20 del secolo scorso della tomba del faraone Tutankhamen, in Egitto. Tutti i membri della spedizione, si racconta, morirono in breve tempo colpiti dalla maledizione del faraone di cui avevano profanato la tomba. Secondo altri invece fu un virus che contaminò tutti coloro che erano entrati nella tomba. Ma tutte queste morti, sono realmente avvenute? Il filmato, realizzato da Piero Angela, ci mostra che, effettuando una serie di semplici controlli, la realtà è ben diversa da ciò che finora si è cercato di far credere.
Buona visione del filmato.

sabato 5 dicembre 2009

L’alieno egiziano

In molte trasmissioni televisive e in molti siti internet vengono mostrati alcuni dipinti antichi che mostrano strani oggetti che vengono interpretati come astronavi aliene. Si tratta di dipinti di epoca medioevale o al massimo rinascimentale. In questo caso invece ci troviamo di fronte ad una raffigurazione di epoca egizia! Pensate quanti misteri insondabili può nascondere una scoperta del genere!

Osservate dunque le immagini sotto, relative alla tomba di Ptahhotep.

Cosa è quella strana figura con grandi occhi a mandorla? Gli ufologi non hanno dubbi, si tratta di un alieno grigio. Per gli entusiasti della presenza degli alieni tra di noi, questa immagine basta e avanza come più che ampia prova che i grigi sono in mezzo a noi da millenni e che i governi mantengono il segreto (!). A questi “credenti” non consiglio di proseguire nella lettura, perché le rivelazioni che sto per farvi, potrebbero incrinare (ma non ne sono affatto sicuro) le vostre solide convinzioni.

A coloro che non si sono convinti del tutto, invece consiglio di proseguire la lettura.




Ed ecco subito la spiegazione del mistero. La stessa immagine precedente, se guardata con una migliore risoluzione, mostra subito che si tratta di… un vaso!



Ecco un dettaglio ancora più ingrandito. Si tratta di un vaso che contiene una pianta particolare che veniva offerta agli dei assieme a frutta e animali.



Ogni volta che un mistero ufologico può essere controllato con un minimo di attenzione, il mistero sparisce subito e al suo posto appare qualcosa di imbarazzante che può chiamarsi bufala, ignoranza, truffa e forse anche in altri modi, ma si tratta comunque di qualcosa di preoccupante.
Avrei preferito di gran lunga che gli alieni fossero stati davvero in mezzo a noi, piuttosto che gli ufologi!

P.S. Se volete che vi siano svelati altri misteri sugli UFO nei dipinti antichi, leggete questo prezioso articolo , dal titolo ART and UFO, che è stato anche fonte di questo post. L'articolo non è tutto in italiano, ma può essere compreso facilmente anche da chi non ha un conoscenza approfondita dell'inglese.

lunedì 23 novembre 2009

La camera Kirlian svelata

 

Probabilmente vi sarà capitato di vedere su una rivista o su Internet alcune immagini sconcertanti. Una foglia o una mano che hanno una strana luce intorno. Questa luce di solito viene chiamata “aura vitale” che dovrebbe essere una sorta di “bioenergia”. C’è qualcosa di vero in queste affermazioni? Oppure queste immagini rappresentano un fenomeno ben diverso e per nulla “paranormale”?

In questo breve filmato realizzato da Piero Angela e dal CICAP, possiamo vedere come si può risolvere il mistero della camera Kirlian.

domenica 15 novembre 2009

Il (falso) mistero dell’Apollo 20

 

Il (falso) mistero dell'Apollo 20, affrontato in un servizio del programma Mistero. Si noti come per analizzare la questione venga interpellato un "ricercatore indipendente", anziché chiedere un parere ad un vero esperto...

Se volete leggere qualcosa di più interessante sull’Apollo 20, potete gustarvi questo bellissimo articolo del blog Complotti Lunari.

Buona visione.

 

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lunedì 26 ottobre 2009

Disastrosa puntata di Mistero del 25 ottobre 2009

 

L’unico mistero è com’è possibile che possano mai trasmettere un programma del genere! Tra Apollo 20, astronavi sulla Luna, documenti Top Secret non si è visto nulla di buono, se non il solito polpettone predigerito e preriscaldato.

La cosa più interessante è che nei documenti Top Secret non c’era assolutamente nulla che già non sapessimo. In fondo si trattava solo di testimonianze di gente senza alcuna particolare credibilità, di disegni che poteva fare anche un bambino, di tabelle statistiche che mostravano il numero di avvistamenti per anno. Tutte cose che non avevano nulla di eclatante, se non il fatto che non contenevano nessuna risposta alla domanda: “gli alieni sono tra noi?”.

E per coprire il fatto che questi documenti non avessero alcun interesse, la regia si è prodigata ad eseguire un montaggio delle scene talmente frammentario e fastidioso da indurre anche il più paziente telespettatore ad urlare!

Gli alieni (se esistono) non li scopriranno gli ufologi, né i contattisti, né i medium, né i sensitivi, né tutti gli altri furfantelli che infestano questo pianeta.

Penso che gli scienziati, che hanno scoperto già 400 pianeti extrasolari, di cui uno di massa simile a quella della Terra, siano in netto vantaggio su di loro…

martedì 22 settembre 2009

Profezie della fine del mondo del 21/12/2012. Ecco perché sono false.

 

Questo interessante filmato che ho trovato su YouTube costituisce una sorta di “voce fuori da coro”. Infatti, invece di illustrare teorie strampalate sulla presunta fine del mondo del 21 dicembre del 2012, mostra le teorie già esistenti e spiega perché sono del tutto infondate.

A parte le piccole ingenuità scientifiche, come ad esempio che gli alieni sono lontani miliardi di anni luce (se esistono, possono essere lontani anche poche centinaia di anni luce, ma ovviamente la sostanza non cambia, perché trovarci è sempre come trovare un ago in un pagliaio), il filmato è un sintomo del fatto che qualcuno riesce sempre a far funzionare il cervello.

Il video analizza alcuni delle più “pompate” teorie della fine del mondo (e le smonta tutte):

1) Inversione dei poli magnetici:

2) tempesta solare;

3) Nibiru;

4) allineamento galattico;

5) invasione aliena;

6) cambiamento di qualcosa (non si sa cosa)

Buona visione:

sabato 5 settembre 2009

Google dedica un logo ai “misteri inspiegabili”

 

Stamattina ci siamo svegliati e l’abbiamo trovato, più misterioso che mai. Google, misteriosamente direi, ha dedicato un logo ai “misteri inspiegabili”.

Si vede un ufo che, con un raggio, rapisce la o della parola Google.

Senza entrare nel merito che perché Google abbia fatto una scelta del genere, vorrei sviluppare comunque un discorso sui misteri.

In realtà non esistono dei veri misteri inspiegabili, ma piuttosto dei “misteri inspiegati”.

Tra i misteri più gettonati si possono citare l’Area 51, Atlantide, il triangolo delle Bermuda, lo Yeti, il mostro di Lochness, l’autopsia dell’alieno, l’isola di Pasqua, le piramidi di Giza. Ce ne sono altre, ma ho citato solo le più famose.

Proprio questi misteri non sono affatto inspiegabili, ma sono piuttosto “falsi misteri”.

Tutti quelli citati infatti sono stati risolti e già da un bel po’ di tempo. Le leggende che si sono costruite nel tempo su quelle situazioni si sono dimostrate ampiamente infondate. Se seguite i link troverete le spiegazioni, spesso semplicissime a lampanti, di ogni cosa.

I veri misteri sono altri, ma ve ne parlerò in un prossimo articolo.

mercoledì 2 settembre 2009

L’invasione aliena è vicina! Come vi state preparando?

 

Il mondo è pieno di misteri, ma pochi misteri sono più fitti del mistero di coloro che credono nella presenza di alieni sulla Terra! Questi alieni ci rapiscono, ingravidano le nostre donne (anche 18 volte consecutive) e preparano una invasione in grande stile programmata per il 21/12/2012 (a che ora?).

E questi “credenti” cosa fanno? Come si stanno preparando all’evento più importante della storia umana?

Ma prima di analizzare le reazioni della gente di fronte all’annuncio di una inevitabile invasione aliena, facciamo un piccolo balzo nel passato.

Il 30 ottobre del 1938 un ancora giovanissimo Orson Welles interpretò alla radio un adattamento della Guerra dei Mondi (di H.G. Wells). La trasmissione scatenò subito il panico in tutti gli Stati Uniti.

La gente credette che il mondo era stato invaso dai marziani!

Le reazioni furono davvero spropositate, ma solo alla luce del fatto che era tutto falso! Le persone cominciarono ad abbandonare le case e si riunirono nelle chiese. I centralini furono bombardati da telefonate. A San Francisco, una donna si presenta alla polizia con i vestiti lacerati sostenendo di essere stata aggredita dagli alieni, mentre a New York ci vollero settimane per convincere alcuni di quelli che erano scappati a far ritorno nelle proprie abitazioni.

La cosa più incredibile è che per ben quattro volte, durante la trasmissione radiofonica, fu detto che la storia dell’invasione dei marziani era tutta frutto della fantasia dell’autore H.G. Wells!

Cosa ci suggerisce questa storia del passato?

Innanzitutto ci suggerisce che quando la gente crede “veramente” in qualcosa, mette in atto delle azioni concrete, che possono essere più o meno irrazionali. Nel caso della Guerra dei Mondi, abbiamo visto che il panico ha indotto la gente a fare cose davvero stupide.

Ma adesso torniamo ai giorni nostri.

Cosa ha fatto la gente quando la signora Giovanna Podda ha annunciato in televisione di essere stata ingravidata dagli alieni per ben 18 volte e che questi alieni stanno preparando una invasione?

Panico? Non mi è sembrato.

Hanno abbandonato le case? Non mi risulta.

Nell’attesa della grande invasione del 21 dicembre 2012 hanno venduto tutto e se ne sono scappati con tutta la famiglia in un luogo più sicuro? Devo controllare, ma mi pare molto difficile.

Come mai le uniche reazioni che ho potuto vedere dopo le dichiarazioni della signora Giovanna si limitano solo ad interminabili e sterili discussioni in forum, blog o su Facebook?

Io una teoria in effetti ce l’avrei…

Preparatevi alla vera rivelazione del secolo…

Secondo me anche i più ostinati credenti, sotto sotto, non ci credono e forse ci credono anche meno di tutti gli altri.

Perché penso questo?

Perché la gente si limita solo ad aprire blog, forum, profili di Facebook e nient’altro, soprattutto quelli che ci credono. Conoscete per caso qualcuno che ha rinunciato ad iscriversi all’università, perché tanto nel 2012 c’è l’invasione aliena? Oppure qualcuno ha rinunciato a fare il mutuo trentennale perché nel 2012 finisce tutto?

Io no, ma se avete qualche esempio contrario, raccontatemelo pure. Io finora ho visto solo persone che dicono di credere nel 2012, di credere che gli alieni sono già tra noi, e se ne stanno tranquillamente a giocare alla Playstation per pomeriggi interi, si iscrivono all’università, accendono mutui e fanno progetti a lunga scadenza!

Ma allora ditelo che, alla fine, siete gli ultimi che credete in queste cose…

sabato 29 agosto 2009

100 articoli in questo blog

 

Non è un mistero che questo blog è arrivato al traguardo di 100 articoli pubblicati!

Fenomeni come UFO, alieni, misteri, abduction, crop circles, vengono analizzati e smascherati per essere rivelati per ciò che essi sono e cioè:

falsità!

Si ricorda che questo blog lotta contro:

a) tutti coloro che credono (e diffondono la credenza) nella presenza di alieni sulla Terra;

b) tutti coloro che dicono (e diffondono il concetto) che la maggior parte degli avvistamenti UFO sono falsi, ma c’è una minima percentuale di avvistamenti veri.

Quelli al punto a), paradossalmente, sono molto meno pericolosi di quelli al punto b). Coloro che credono totalmente a tutte le affermazioni che si fanno su UFO e alieni spesso assumono atteggiamenti talmente ridicoli, grotteschi e psicopatici da avere in definitiva pochi seguaci, altrettanto ridicoli e grotteschi quanto lo sono loro.

Quelli al punto b) invece, facendo credere di abbracciare una posizione “moderata”, riescono a attirare più gente e a convincerla che in effetti “qualcosa di vero potrebbe esserci”.

Per chi avesse la tentazione di credere che qualcosa di vero c’è, basta che legga anche solo alcuni degli articoli di questo blog per ricredersi.

Finora non è mai, dico mai, stata raccolta neanche una sola, minuscola, infinitesima prova del fatto che in giro ci siano alieni che complottano contro l’umanità e che ci rapiscono per creare ibridi.

Gli UFO, concepiti come oggetti volanti non identificati, sono un fenomeno assolutamente normale. Non tutti gli oggetti che solcano i nostri cieli sono classificati e quindi non sempre possono essere riconosciuti.

Però non è affatto scontato che si tratti di astronavi aliene. Chi sostiene che qualsiasi puntino sfocato ripreso con un cellulare e la mano poco ferma sia un’astronave aliena, compie un errore grossolano di valutazione che denota una superficialità a dir poco paurosa. A questo punto anche io potrei dire di avere visto UFO e alieni in quantità e cioè ogni volta che ho visto qualcosa di strano. Alla fine ho occultato tutto e le tracce degli avvistamenti sono andate perse ;-)

Vediamo se qualcuno riesce a dimostrare che non è vero!

lunedì 24 agosto 2009

Il mistero dei fulmini globulari

 

I fulmini globulari, contrariamente al fenomeno UFO o alieni, sono fenomeni scientificamente provati. La loro esistenza non può più essere messa in dubbio perché ripetutamente osservata in condizioni di controllo.

Ciò non significa che il fenomeno non sia misterioso. Infatti i meccanismi che producono i fulmini globulari sono ancora in gran parte sconosciuti.

In questo filmato, tratto dalla puntata del 19/08/1968 del programma televisivo Mistero, si parla di fulmini globulari.

sabato 15 agosto 2009

Buon Ferragosto a tutti i lettori

 

Oggi 15 agosto 2009. Auguro un buon Ferragosto a tutti i lettori che seguono questo blog… e anche a quelli che non lo seguono (per una questione di par condicio) ;-)

Spero che sia per tutti un periodo di relax.

 

Magari un bel viaggetto… :-)

mercoledì 12 agosto 2009

Molti ci credono che si possa partorire un alieno!

 

Ecco i risultati del recente sondaggio che ho proposto in questo blog. Partiamo dal quesito proposto:

“Secondo te la storia di Giovanna che ha avuto 18 gravidanze aliene potrebbe essere vera?”

Ed ecco i risultati numerici:

Votanti 114

29 (25%) pensano che è sicuramente vera

44 (38%) pensano che è tutto falso

36 (31%) non lo sanno

5 (4%) non gli interessa

Sono contento che il 38% di coloro che hanno partecipato al sondaggio riescono ad avere l’elasticità mentale di comprendere che è tutto falso, ma mi preoccupa che ben il 25% ci credono. Un quarto dei partecipanti credono che la storia di Giovanna sia vera. Altrettanto preoccupante è il fatto che il 31% non sanno dire se la cosa possa essere vera o falsa, come se non ci fossero prove sufficienti per pronunciarsi. Il 4% non è interessato al problema.

Come interpretare questi dati?

Io, con il passare del tempo, mi sono fatto un’opinione sulla possibilità di credere o meno al fenomeno “UFO e alieni”. Penso che quelli che ci credono “veramente” siano pochissimi, molto meno del 25% di questo sondaggio.

Perché penso questo?

Chi afferma di credere fermamente nella presenza di alieni sulla Terra lascia di solito intendere di:

1) essere più informato degli altri

2) essere più intelligente degli altri

3) avere delle capacità (paranormali) che gli altri non hanno

4) avere delle capacità di osservazione molto superiori alla media

Essere “un gradino al di sopra degli altri” può essere una motivazione psicologica sufficiente per affermare di credere in fenomeni che non hanno nessuna prova scientifica.

Il fatto che la scienza (che con una nota di disprezzo definiscono “ufficiale”) non riesce a provare la presenza di alieni sulla Terra, per loro è una ulteriore conferma della loro superiorità, e per questo si definiscono veri “scienziati” ma a buon mercato. In questo modo possono sentirsi superiori a persone che hanno studiato una vita e hanno conoscenze scientifiche notevoli e che loro invidiano in maniera tutt’altro che celata.

Per non parlare di quelli che affermano di venire rapiti dagli alieni perché sono “spiritualmente superiori”. In questo caso la loro ridicola superbia non merita alcun rispetto: questi signori si squalificano da soli, anche se c’è qualcuno che li giustifica adducendo improbabili problemi psicologici.

In realtà tutte queste persone solo le ultime che credono alla presenza di alieni sulla Terra. Credono molto di più alla superiorità del loro ego smisurato

venerdì 24 luglio 2009

Il misterioso caso del Mothman; l’uomo pipistrello (terza parte)

 

(segue dalla seconda parte)

John Keel ha percorso entrambe le sponde del fiume Ohio, interrogando gli abitanti di diversi villaggi e scoprendo numerosi casi di osservazione di UFO. La regione si trovava evidentemente sotto l'effetto di una importante "ondata"; la stampa era stata colta alla sprovvista perché la maggior parte dei testimoni si mostravano restii a confermare quanto avevano visto. Lo stesso Keel poté ammirare luci e oggetti strani in tale abbondanza che finì per perderne il conto. Contemplò una svariata gamma di oggetti; dalle "gabbie volanti" (un UFO di questo tipo passò quasi radente a Point Pleasant, agli inizi del marzo 1967, e fu visto da qualche centinaio di abitanti), ai giganteschi sigari rossastri, alle grandi sfere che preferivano volare sopra dighe o fabbriche. Si verificarono dozzine di aggressioni ad automobilisti e innumerevoli atterraggi di breve durata, tra i quali uno effettuato nel cortile di un edificio scolastico.
Risulta impossibile riassumere la lunga sequela degli strani fatti. Persone che abitavano in montagna, riferirono a Keel d'essere state svegliate nel cuore della notte da forti colpi picchiati alla porta di casa. Scoppiò una vera epidemia di poltergeist e... scoppiarono molti televisori assolutamente nuovi, pochi minuti dopo essere stati installati.
Gran parte dell'attività degli UFO si accentrava nella zona del vecchio deposito di munizioni. L'ufficiale di polizia Harold Harmon riferì a Keel d'aver visto un grande oggetto scuro e di aspetto metallico, sospeso nell'aria sopra uno stagno del parco. Aggiunse che lo aveva osservato per diversi minuti: si cullava "come una barca sopra le onde". La notte del 31 marzo 1967, Keel era in compagnia di Harmon quando ad un tratto sembrò scatenarsi un sabba infernale. Le radio delle pattuglie della polizia che perlustravano quella notte la conca dell'Ohio andarono tutte fuori uso per l'interferenza di inesplicabili meccanismi. Alle 19,30 la radioemittente dello sceriffo del circondario di Mason si incendiò; le apparecchiature di fortuna, subito approntate, si rifiutarono di funzionare. Alla presenza di Harmon e di altra gente, Keel fece dei segnali, con una potente torcia, ad alcune insolite stelle che brillavano nel cielo; tutti rimasero ammutoliti quando le cosiddette "stelle" presero a correre, cambiarono colore e si involarono seguendo il corso dell'Ohio.
La gente che abitava nei dintorni della zona degli esplosivi, cominciò a lamentare interferenze nelle comunicazioni telefoniche. Verso la metà di marzo, gli oggetti misteriosi si attenevano a un metodico orario, comparendo nella zona TNT (quella del vecchio deposito di esplosivi) puntualmente alle 20,30. Migliaia di persone poterono scorgerli distintamente, diversi fotoreporter scattarono fotografie (alcune vennero pubblicate 1'8 aprile dall'Herald-Dispatch di Huntington) e persino una equipe televisiva effettuò riprese sul posto. Come in altre circostanze, si ebbero a lamentare numerosi, inspiegabili incendi. Un vecchio edificio abbandonato bruciò sino alle fondamenta; era una notte del marzo 1967 e pioveva a catinelle. I pompieri non seppero fornire spiegazioni dell'origine dell'incendio. Tutte le grandi lapidi del cimitero di Point Pleasant, profondamente infossate in senso verticale nel terreno, vennero trovate stese al suolo, in fila ordinata. Alcune delle più massicce pesavano parecchi quintali. Per essere opera di giovani teppisti, l'impresa avrebbe richiesto l'impiego di diversi trattori, paranchi, apparecchiature pesanti, ecc. "Scherzi" del genere si contarono in diversi cimiteri della regione... sempre in coincidenza con l'ondata di oggetti misteriosi. Keel commenta che l'enormità della situazione — vi furono allora centinaia di Point Pleasant in tutto il Nord America — venne ignorata tanto dai giornali quanto dagli ufologi, intenti questi ultimi al solo collezionismo di ritagli di stampa riportanti notizie di apparizioni UFO. A questi fatti andrebbero aggiunte la scomparsa di molti cani e le mutilazioni sofferte da cavalli e bovini di cui ebbero a lamentarsi la Virginia Occidentale e l'Ohio. Ma tra il 1965 e il 1967, più di venti persone, quasi tutte adolescenti, scomparvero senza lasciare traccia. I tristi episodi ebbero a teatro il circondario di Braxton, che comprende pure il villaggio di Flatwoods, rimasto famoso nelle cronache dell'ufologia per il mostro comparsovi nel 1952. E Flatwoods, manco a farlo apposta, è nella Virginia occidentale, circa 320 chilometri a est di Point Pleasant.
Ma torniamo al nostro mothman. Una delle sue ultime apparizioni è particolarmente interessante. Verso le 22,30 del 19 marzo 1967, una signora che chiameremo Brenda Smith (la testimone desidera mantenere l'incognito) percorreva in macchina con un'amica la statale 62, dirigendosi verso Point Pleasant. Quando le due donne passarono dirimpetto alla tenuta C.C. Lewis, nei pressi della polveriera abbandonata, osservarono una forma scura nella quale brillavano due luci rosse. Sembrava stesse riparandosi dietro a un albero. Giudicato sul momento, la Smith e l'amica lo ritennero un essere alato un poco più grande di un uomo. Ma subito apparve una luce rossa, molto grande e quasi radente il suolo, che si avvicinò alla figura scura. I due strani oggetti — figura e luce — sembrarono fondersi; allora una luce rossastra, ancora più grande, si involò al cielo scomparendo verso il nord.
Le due donne affrettarono la marcia e arrivate a Point Pleasant, emozionatissime, riferirono quanto avevano visto. Entrambe si dissero sicure d'aver assistito alla fusione del mothman e di un UFO in un'unica figura. Diverse persone testimoniarono di avere scorto — erano le prime ore dell'alba — un UFO assai risplendente posarsi in un campo lungo l'Ohio, non molto lontano da Point Pleasant. Alcuni testimoni lo poterono ammirare per una buona ventina di minuti, prima che si levasse lentamente dal suolo per scomparire all'orizzonte che era ancora immerso nell'oscurità.
John Keel, riassumendo tutti i dati in suo possesso, definisce il villaggio di Point Pleasant un piccolo microcosmo. Tutti i fattori che intervengono nella comparsa dí UFO del tipo 1 (cioè, volanti a bassa altezza), possono osservarsi proprio a Point Pleasant. Esiste una reale correlazione tra UFO e mothman? Si può in effetti considerare l'ipotesi che alcuni UFO abbiano loro basi nelle impervie, selvagge e aspre regioni della Virginia Occidentale. A parte le unità della Guardia Nazionale, nella zona non vi sono distaccamenti importanti dell'esercito, né caserme delle forze aeree, né installazioni radar. Le forze di polizia di questo comprensorio dell'Ohio sono molto scarse e non possono da sole impegnarsi nella caccia agli intrusi. In tutta la zona agiscono infine due soli uomini della FBI. Gli abitanti di Point Pleasant prima delle nove di sera sono già tutti nelle loro case; il corso principale del villaggio è deserto già dalle sette. Se notiamo ancora che a Point Pleasant non esistono bar né cinema né teatri, tutte le considerazioni fatte depongono per una sola conclusione: il villaggio e il suo contado costituiscono una regione ideale per le visite degli "invasori".
Tracciamo un identikit del mothman (basato sui dati forniti da più di 100 testimoni).
Statura: tra i 5 e i 7 piedi (circa 1,50-2,10 metri). È solitamente descritto come "più alto di un uomo di buona statura". Braccia: inesistenti. Nessun testimonio ha dichiarato di averle viste.
Gambe: di aspetto umano. Ma nessun testimonio ha mai potuto descriverne i piedi.
Occhi: misuranti circa 2 o 3 pollici (da 5 a 7,5 centimetri), molto distanziati e con una caratteristica luminosità rosso brillante.
Testa: visto di spalle, l'individuo non sembra avere testa. I testimoni affermano che abbia gli occhi all'altezza degli omeri. Pochi testimoni confermano di avere visto la sua faccia; chi l'ha potuta scorgere, la definisce orrenda.
Ali: ripiegate lungo le spalle quando non le usa. L'estensione — e in questo tutti concordano — è di circa 3 metri (estensione insufficiente per sostenere un individuo di tale statura. Un uomo d'altezza normale richiederebbe un'estensione d'ali per lo meno di 10 metri per poter planare). Durante il volo non muove le ali.
Suoni: forti squittii, come quelli di un topo. Un testimonio li paragonò al "cigolio di un ventilatore". Due testimoni assicurano di aver inteso un ronzio metallico mentre volava al disopra delle loro teste.
Rivestimento: i testimoni sono incapaci di ricordare se porta degli abiti o indossa altro rivestimento sopra la pelle. Gli si attribuisce un colore grigio, sebbene altri propendano per una colorazione tipica da mulatto. Un testimonio disse che gli sembrava coperto di un pelame grigiastro. Altre osservazioni, fatte in pieno giorno, non confortano quest'ultima ipotesi.
Velocità: si dice che possa oltrepassare le cento miglia all'ora (160 chilometri). Pochi uccelli raggiungono simile velocità nel volo orizzontale. Alcuni testimoni, esperti piloti d'auto, stimano che volasse almeno a 70 miglia (112 chilometri) all'ora.

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Bibliografia: Antonio Ribera, Chi ci osserva dagli UFO? De Vecchi Editore, Milano, 1976.
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mercoledì 22 luglio 2009

Il misterioso caso del Mothman; l’uomo pipistrello (seconda parte)

 

La statua che raffigura il Mothman a Point Pleasant.

(Continua dalla prima parte)

Incominciarono a essere bersagliati per primi gli Scarberry i quali, vivendo a quell'epoca in una roulotte, lamentarono attacchi del tipo poltergeist. Sebbene Scarberry si trovi attualmente sotto l'esercito e Linda, la moglie, viva presso i genitori a Point Pleasant, gli strani fenomeni non hanno requie. I McDaniel, cioè i genitori di Linda, hanno notato che l'apparecchio telefonico fa cose strane e sospettano vi sia chi interferisce nelle comunicazioni. Negli ultimi mesi, il loro appartamento è apparso risplendere di insolite luci e gli oggetti di casa si sono spostati per proprio conto senza che nessuno vi mettesse mano. L’1 gennaio 1967, la signora McDaniel ha visto l'"uccello" in pieno giorno. La donna si trovava dinnanzi alla porta di casa quando scorse quello che a prima vista sembrava un piccolo aereo che volava seguendo una strada alberata, quasi radendo le chiome delle piante. Ma quando ebbe modo di osservare bene l'oggetto che s'era frattanto avvicinato, s'accorse che si trattava di un uomo alato. Questi passò a bassa altezza sopra il capo della McDaniel e, dopo aver descritto alcuni cerchi attorno al fabbricato di un vicino ristorante, s'involò perdendosi nell'aria. La donna ne riferì direttamente a John Keel il quale commenta che l'intervistata era persona che godeva ottima reputazione in tutta Point Pleasant, dove era impiegata presso un ufficio amministrativo. Secondo Keel, che ha frequentato questa famiglia, i McDaniel non sono certamente persone isteriche o dalla straripante immaginazione.
Tanto Linda come i suoi genitori affermano d'aver ricevuto visite di persone il cui aspetto concorda con quello dei leggendari e discussi "uomini in nero". L'ultima visita risale al 23 dicembre 1967.
Un particolare curioso: diverse persone che furono testimoni delle apparizioni dell'"uccellaccio" ricevettero in seguito la visita di un individuo dalla statura piuttosto bassa, abbigliato con un vestito di color nero. Tutti i testimoni, avvicinati da Keel, descrissero l'uomo come un tipo orientale che poteva essere tanto siamese quanto birmano. Parlava lentamente e con voce nasale. Era opinione diffusa tra i testimoni che essi potessero essere ascoltati dallo strano essere solo quando fissavano direttamente i suoi occhi neri e brillanti. Diceva invariabilmente di chiamarsi Jack Brown, un nome molto comune in tutti gli USA. Keel riuscì a scoprire che le conversazioni avute con i testimoni miravano a conoscere le loro abitudini: con chi avevano parlato, dove stavano andando, cosa avevano o avrebbero fatto. Jack Brown girava con un piccolo furgone bianco che faceva molto rumore, come se avesse il tubo di scappamento rotto.
Nella maggioranza dei casi, i testimoni furono in grado di vedere solo fugacemente l'uomo-uccello. La caratteristica più rimarchevole era per tutti costituita dagli occhi: grandi, rossi e ardenti. Pochissimi ne hanno potuto descrivere il viso. Alcuni dicono che la sua pelle fosse come quella di un mulatto; altri la specificano di colore grigiastro. Tutti sono comunque d'accordo nell'ammettere che l’uccellaccio" vola senza muovere le ali, raggiungendo ugualmente una velocità inspiegabile. Chi l'ha visto camminare afferma che trascina i piedi oppure ricorda il barcollare dell'oca. Coloro che sono stati testimoni del suo volo, dicono che lo spicchi da terra salendo verticalmente come un elicottero.
La mattina del 25 novembre 1967, verso le 7,15, Thomas Uri, un giovane di 25 anni residente a Clarksburg, percorreva in macchina la statale 62 (la stessa lungo la quale si trovava l'abitazione dei McDaniel e che incrociava la zona del vecchio deposito di esplosivi), quando scorse una grande figura grigia levarsi in volo da un campo. "Si alzò come un elicottero, — dichiarò Uri — e quindi deviò per venirsi a collocare sopra la mia auto". Il giovane pigiò a fondo sull'acceleratore aumentando la velocità sino ai 120 orari, ma non riuscì a distanziare l’uccellaccio" che, anzi, si divertiva a volare in cerchio sulla testa del malcapitato. Thomas Uri lo descrisse affermando che misurava quasi 2 metri di lunghezza e che le sue ali avevano un'estensione non inferiore ai 3 metri. Non riuscì a guardarlo in faccia; era troppo spaventato per poterlo fare. Come non bastasse, il giovane era al volante di una decapottabile e temeva che l'orribile figura s'abbattesse sopra di lui.
Un testimonio assicura di aver visto la faccia del mothman però non trova parole per descriverla. "Era orribile... come fosse sortita dal più sconcertante film di fantascienza", così confidò Connie Joe Carpenter quando Keel la intervistò per la prima volta. Connie, una ragazza di 18 anni piuttosto tranquilla e d'animo sensibile, quel mattino stava rientrando a casa al volante della propria macchina. Erano circa le 10,30 del 27 novembre 1966; la ragazza era appena uscita di chiesa dove aveva assistito alla santa messa. Giunta dinnanzi al Club del Golf di Mason, una località alla periferia di New Haven (Virginia occidentale), vide un'alta figura che sostava, in piedi, accanto a uno dei folti cespugli che attorniavano il campo di gioco. La figura aprì immediatamente un paio d'ali, la cui apertura era almeno di 3 metri, si alzò in verticale e volò in direzione dell'auto della ragazza. Aveva dei grandi occhi tondi, di un intenso luccichio rosso, che sembrarono ipnotizzarla. La giovane non poteva tralasciare di ammirarlo.
"t un miracolo che non mi abbia preso un accidente", commentò. L'apparizione passò volando sopra l'auto di Connie che diede tutto gas verso casa dove giunse sotto l'effetto di un attacco d'isterismo. Il mattino dopo si svegliò con gli occhi gonfi e arrossati al punto da non poterli aprire. Quando Keel la intervistò — ed erano passati quindici giorni dall'accaduto — Connie aveva ancora gli occhi come pieni di muco e lacrimosi. Anche chi ha potuto osservare direttamente la luce emessa dagli UFO, ha accusato il malessere di Connie J. Carpenter.
Tuttavia, a conferma di quanto accaduto ad altri coinvolti nella misteriosa apparizione, questo primo incidente doveva essere solo il preludio di una serie di veri incubi per la povera ragazza.
Ai primi del febbraio 1967, Connie si unì in matrimonio a Keith Gordon; la coppia si trasferì sulla riva opposta del fiume, andando ad abitare a Middleport, in un villino bifamiliare. Nessuno degli occupanti disponeva di telefono. La mattina del 22 febbraio, verso le 8,15, Connie uscì di casa per recarsi a scuola. Fatto un tratto di strada, si trovò a fianco una grande automobile nera. Come tutti i giovani moderni che considerano l'automobile un punto d'arrivo del benessere sociale, Connie riferì ch'era stata in grado di riconoscere il tipo di quella macchina: si trattava di una Buick del 1949. A un tratto il guidatore aprì la portiera e chiamò la ragazza. Credendo volesse chiederle un'informazione, Connie si avvicinò senza sospetto. Più tardi confidò a Keel che si trattava di un giovane di gradevole sembiante e dall'apparente età di 25 anni. Indossava una vistosa camicia a fiori, senza giacca; la sua capigliatura era corvina e perfettamente pettinata; la carnagione abbronzata. Parlava senza nessun accento particolare. Quando la ragazza giunse accanto all'auto, il conducente l'afferrò per un braccio ordinandole di salire. Connie lottò per divincolarsi e riuscì a rientrare a casa (l'appartamento attiguo
era vuoto perché entrambi i coniugi si trovavano al lavoro) dove, terrorizzata, si chiuse nella propria camera dando diverse mandate di chiave e aggiungendo un chiavistello. Più tardi le parve di udire dei rumori provenienti dal portico, ma non si provò nemmeno a buttare uno sguardo in quella direzione.
Al marito, ritornato dall'ufficio, raccontò quanto le era accaduto aggiungendo d'essere sicura che la Buick si era diretta verso il vicinato. Il conduttore era perfettamente sconosciuto ad entrambi.
Il giorno seguente, 23 febbraio, Connie rimase tutto il giorno in casa. Verso le tre del pomeriggio le parve di sentire qualcuno che si muoveva dinnanzi alla casa. Non si sbagliava; dopo brevi istanti risuonarono dei colpi battuti alla porta. Connie si avvicinò cautamente all'entrata; spiando attraverso la tendina di una finestra vide che sotto il portico non c'era anima viva. Tuttavia qualcuno aveva introdotto in casa un biglietto, facendolo passare sotto la fessura della porta. Era scritto a matita, in lettere maiuscole; era un semplice foglio tolto da un comune notes e diceva: "Stai in guardia, ragazza. Posso ancora pescarti".
Quella stessa sera, Connie e Keith si recarono negli uffici della polizia e fecero rapporto all'ufficiale Raymond Manly. Connie sottolineò un particolare abbastanza curioso: nonostante la vecchia data di. fabbricazione, l'automobile sembrava nuova; interno e carrozzeria non solo erano ben conservati, ma addirittura sfavillanti.
Middleport è un modesto villaggio che conta 3.500 abitanti; ha un piccolo distaccamento di polizia e le forze dell'ordine non si distinguono certamente per dinamismo. Nel marzo 1967, Keel visitò la sede della polizia locale e sollecitò il comandante a mostrargli incartamento dell'affare Connie J. Carpenter. L'ufficiale trasse dall'archivio uno stampato che recava le generalità di Connie, la deposizione della ragazza
e una sola riga scritta a mano: "Buick scura, automobilista giovane". Il poliziotto fece rimarcare a Keel che la macchina non apparteneva al parco automobilistico di Middleport e senza dubbio si era trattato del solito corteggiatore che voleva abusare di una ragazza. Opinione che condivido anch'io. Talvolta Keel si lascia prender la mano dalle fantasticherie. Il comandante Manly assicurò che da tempo teneva la casa di Connie sotto costante controllo. Keel lo contestò vedendosi obbligato a informarlo che dopo l'incidente i Gordon si erano trasferiti sull'altra sponda del fiume e quindi non vivevano più a Middleport. Durante l'incontro Manly ebbe il sospetto che Keel fosse un "agente del governo" e glielo disse senza mezzi termini.
Il 22 dicembre 1967, un "uomo in nero" fece visita a Connie e Keith — che allora abitavano presso la madre di lei, a New Haven — e rimase a parlare con loro per circa due ore. La madre di Connie ebbe modo di assistere all'incontro, ma, sebbene la circostanza abbia dell'inspiegabile, soltanto dopo diverso tempo seppe ricordarsi dell'arrivo e della partenza del visitatore. In quanto alla conversazione intercorsa tra l'ospite e i suoi figlioli, la donna non rammentava assolutamente nulla. Durante tutto quell'anno la casa fu teatro di ripetute manifestazioni di tipo poltergeist... incomprensibili rumori, vecchi oggetti che si innalzavano sino al soffitto e ricadevano al suolo, mobili che si spostavano... e per molte volte di seguito. La vecchia signora ricevette anche strane chiamate telefoniche. Il telefono squillava e nessuno parlava; durante la comunicazione si produceva un forte crepitio di corrente e un curioso rumore meccanico. Come la quasi totalità degli abitanti di New Haven, la signora Carpenter ha visto gli UFO in più di una occasione.

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Bibliografia: Antonio Ribera, Chi ci osserva dagli UFO? De Vecchi Editore, Milano, 1976.
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Continua…

domenica 19 luglio 2009

Il misterioso caso del Mothman; l’uomo pipistrello (prima parte)

 

John Keel, noto investigatore di misteri, nel 1968 pubblicò una storia che narrava di uno strano essere che si era materializzato nel 1966 nei dintorni di Point Pleasant (Virginia Occidentale) e che non si è più allontanato, a quanto sembra, da quei luoghi. Lo strano personaggio, stando alle deposizioni di alcune centinaia di testimoni, era provvisto di un paio d'ali che tuttavia non agitava per volare, senza per altro essere impedito di situarsi sopra un'automobile e seguirla per lungo tratto qualunque fosse la velocità del veicolo. Gli abitanti della regione lo avevano soprannominato "The Bird", l'uccello, però i giornalisti di tutti gli stati americani gli avevano appioppato il nome di "the mothman" che potrebbe suonare come "uomo-farfalla", "uomo-tignola", "uomo-pipistrello".

John Keel. Aveva teorizzato che l'apparizione di alcuni esseri misteriosi poteva essere spiegata dalla loro provenienza da un mondo parallelo. Tali esseri prendevano forme riconoscibili alla nostra mente. Keel è scomparso il 3 luglio del 2009.


A parte la faccenda del nome, la strana apparizione ha procurato spaventi più che considerevoli a numerose persone e ha gettato in un mare di confusione parecchi uomini di scienza, dai biologi agli ornitologi. Tra il dicembre 1966 e il giugno 1968, John Keel si recò cinque volte a Point Pleasant per interrogare un gran numero di testimoni. Alcune persone che videro l'uccello" rimasero talmente impressionate che la loro vita ne restò seriamente condizionata. Dopo l'inchiesta, Keel si convinse che deve sussistere una relazione diretta e assai particolare tra mothman e gli UFO. Non si conosce se altri insoliti personaggi (forse con la sola eccezione dello Springhell Jack víttoriano) abbiano mostrato predilezione per una determinata regione geografica. Nel 1966 e '67, Vennero effettuate circa trenta osservazioni dello strano essere perfettamente documentate, nella valle del fiume Ohio. Molti testimoni sono persone intelligenti e colte che godono di invidiabile reputazione. Point Pleasant, con la sua periferia, è una città molto industrializzata. Vi sono numerosi e importanti laboratori chimici dislocati lungo la conca dell'Ohio; nelle industrie di Point Pleasant operano maestranze altamente specializzate. D'altra parte — e questo è un punto in più a favore della serietà dei testimoni — la regione gode fama di una sentita religiosità. Point Pleasant conta 5.000 abitanti; sull'area della cittadina sorgono ventidue chiese e non c'è un solo bar.
Nel settembre 1966, si ebbe per la prima volta notizia che un "uomo alato" era stato notato a Scott (Mississippi). Scott è un villaggio rivierasco lungo le sponde del Mississippi a qualche centinaio di chilometri dalla confluenza di questo fiume con l'Ohio. Il luogo attualmente scelto dal mothman come sua residenza, si trova nella Virginia occidentale a poco meno di un chilometro dalle rive dell'Ohio. Dei ventisei casi segnalati da Keel nella sua circostanziata relazione, dieci provengono dalle immediate vicinanze di un vecchio deposito di munizioni della seconda guerra mondiale, situato a qual-
che chilometro a nord di Point Pleasant. Si tratta di varie centinaia di ettari di boschi contigui al parco naturale Clinton F. McClintic; praticamente una riserva di animali selvatici che si estende a perdita d'occhio. Tutta la regione è molto accidentata e oltre ad essere ricca di boschi è intersecata da stagni e laghetti artificiali. Il punto esatto dove si trova infossato il vecchio deposito di munizioni raggruppa centinaia di casematte di cemento armato, a forma di cupola e chiuse da pesanti porte d'acciaio poiché alcune contengono ancora esplosivi di grande potenza. Ciononostante, attualmente non vi si attua nessun servizio di vigilanza. Ci sono anche i resti di due centrali elettriche e i ruderi di vecchie fabbriche di munizioni. Il sottosuolo è intersecato da una fitta rete di cunicoli, nella maggior parte murati oppure pieni di acqua melmosa.
Una delle prime osservazioni sull'uomo-pipistrello coincise con la mezzanotte del 15 novembre 1966, proprio di fronte a una delle centrali elettriche abbandonate. Due coppie di coniugi — Roger Carberry, Steve Mallette e le rispettive mogli — viaggiavano in automobile lungo una strada secondaria che corre parallela a una importante via di comunicazione. Improvvisamente si videro dinnanzi una figura grigia, alta come un uomo (secondo il loro racconto), che aveva degli enormi occhi, riflettenti una fantastica luce rossastra. La figura possedeva anche un paio d'ali. Lo strano essere voltò loro le spalle e si lanciò contro la porta della centrale elettrica in disuso, pigliandola violentemente a calci. Terrorizzati i quattro abbandonarono di gran corsa quel posto. Mentre si dirigevano verso Point Pleasant a più di 160 all'ora, si accorsero che la spettrale apparizione li seguiva, tenendosi nell'aria, a perpendicolo sull'automobile, senza battere le ali. Denunciarono l'accaduto alla polizia e lo sceriffo Millard Halstead effettuò una ricognizione nella zona incriminata, recandovisi in auto con i quattro malcapitati. Nessuna traccia dello strano individuo; la radio dell'autopattuglia di Halstead cominciò tuttavia a emettere uno strano suono: "Sembrava quello di un disco fatto girare più rapidamente di quanto fosse possibile", dichiarò il poliziotto.
Keel rammenta che da allora si verificò una lunga sequela di sorprendenti avvenimenti.


Parte della conca della Valle dell'Ohio e della Virginia Occidentale.

mappa mothman

Legenda:
A. - Zona TNT (magazzino esplosivi) - osservazioni di UFO
B. - Apparizioni del "mothman" - vicenda di Connie
C. - Casi di atterraggio e di contatti
D. - Scomparsa di cani
E. - Riprese filmate di UFO - 1966
F. - Caso del mostro del 1952
G. - Apparizioni dell' "uccellaccio"
H. - Scomparsa di cani e bestiame

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Bibliografia: Antonio Ribera, Chi ci osserva dagli UFO? De Vecchi Editore, Milano, 1976.
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Continua…

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