Molti ufologi credono fermamente nella presenza di razze aliene presenti sulla Terra. Ci credono a tal punto che ne hanno fatto persino una classificazione.
Secondo gli ufologi la classificazione sarebbe stata realizzata grazie alle testimonianze di innumerevoli rapiti dagli alieni. Su queste testimonianze non ci è dato sapere quanto siano reali, anche se i dubbi sono fortissimi.
Solo su un aspetto possiamo fare qualche commento. Osservando il filmato, che in effetti cataloga bene quasi tutti i tipi di extraterrestri “famosi”, notiamo qualcosa di interessante. Infatti essi possono essere divisi in tre grandi categorie.
a) quelli di aspetto umano;
b) quelli di aspetto animale;
c) quelli luminosi (detti esseri di luce).
Riguardo alla tipologia a) non possiamo non notare che fanno parte di un “immaginario collettivo” che ha origine già negli anni ‘50. L’idea di extraterrestre come piccolo, sottile, grigio con la testa grande e gli occhi a mandorla è un’idea recente, che risale alla fine degli anni ‘70. Mio padre, classe 44, ricorda bene che quando era ragazzo si diceva che gli extraterrestri erano alti, biondi, bellissimi e che probabilmente provenivano dal pianeta Venere. Negli anni ‘50 o ‘60 nessuno parlava di “grigi” o di esseri di strane forme, come i rettiloidi.
La cosa strana è che questi esseri somigliano in maniera imbarazzante a tante figure mitologiche come gli gnomi, fate, elfi, ecc… Gli extraterrestri chiamati “nordici” non sarebbero altro che una versione moderna di guerrieri mitologici, senza paura e senza macchia. Tutte queste razze quindi potrebbero essere la versione moderna, in chiave tecnologica, di antiche credenze. Una sorta di mito rinnovato, più adatto ai nostri tempi.
Veniamo adesso alla tipologia b). Anche qui ci troviamo di fronte a creature che hanno qualcosa di mitologico. Chimere, mostri, ibridi formati da animali di varie specie hanno sempre fatto parte dell’immaginario collettivo dell’umanità. Gli ufologi “girano la frittata” dicendo che questi miti hanno origine dalle testimonianze antiche di coloro che videro alcuni alieni. Naturalmente è altrattanto valida anche l’ipotesi contraria, e cioè che la credenza della presenza degli alieni sia un mito moderno.
La tipologia c) somiglia troppo agli angeli per non pensare subito che anche in questo caso ci troviamo di fronte al fenomeno descritto prima: una versione modernizzata di miti antichi.
La convinzione che esista la vita su altri pianeti potrebbe essere generata da un mito. Tuttavia questo mito, se preso con la giusta prospettiva, potrebbe portare a scoperte di grande importante. Non c’è dubbio che il “mito” alieno abbia influenzato pesantemente anche molti scienziati che non fanno altro che cercare la vita in altri pianeti, riuscendo anche a mobilitare ingenti quantità di denaro per perseguire i loro progetti di ricerca. Basti pensare al SETI, alle missioni delle sonde su Marte e alla recente sonda Keplero, che cercherà pianeti simili alla Terra che possono ospitare la vita e orbitanti attorno ad altre stelle.
Non tutti i miti vengono per nuocere, quindi. Secondo me non ci sarà niente da stupirsi se, un giorno, uno dei più stupendi sogni dell’umanità, e cioè di trovare dei compagni “cosmici” con cui condividere la nostra esistenza in questo misterioso universo, diventi realtà.
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